fbpx

Le skills per il futuro del mondo del lavoro

Quali sono le skills che bisogna avere nella realtà post Covid-19 sul lavoro? 

La pandemia ha portato una grande confusione negli ambienti lavorativi, con l’introduzione dello smart working, sono stati introdotti nuovi protocolli e richieste nuove skills. Ci sono diverse tipologie di skills, sia le soft skills che le hard skills ma non dimentichiamo le life skills.  

Ci sono volute meno di 72 ore perché il modo di organizzare il lavoro all’interno delle aziende cambiasse e si adattasse al contesto pandemico. Il cambiamento delle caratteristiche necessarie per entrare nel mondo del lavoro, è dovuto non solo al Covid-19 ma anche all’innovazione e alla possibilità di sviluppare nuove competenze. 

Lo sviluppo delle nuove skills non dipende soltanto dallo studio, ma anche dall’impegno, dall’autovalutazione e dalla voglia di mettersi in gioco. I cambiamenti più visibili riguardano: le abitudini lavorative, l’ambiente lavorativo e senza dubbio, la definizione delle priorità. 

Le skills che bisogna avere nella realtà post Covid-19 sul lavoro sono davvero tante, vogliamo parlarne evidenziandone le potenzialità. 

Le soft skills 

Tra le soft skills, la prima in assoluto che crea armonia in un team, è la resilienza.  

La resilienza ha anche fare con una maggiore capacità di affrontare i momenti bui.  

Il lavoro non sempre è lineare, possono esserci dei momenti di crisi e soprattutto nei tempi post Covid, è possibile sia così. 

L’autonomia è una preziosa qualità, spesso sottovalutata. Essere autonomi è sicuramente uno dei nuovi punti di forza del lavoratore post Covid-19. Non solo in ambito smart working, ma anche sul campo in azienda. La capacità di autonomia ha a che fare con la capacità del datore di lavoro di delegare il lavoro. Infatti le due cose sono strettamente connesse. 

Flessibilità e praticità: di fronte a un contesto incerto, complesso e ambiguo, flessibilità e praticità si rivelano la chiave di successo per le aziende che devono adeguare le proprie modalità gestionali e organizzative per rispondere meglio esigenze del mercato. Tuttavia, un dipendente capace di accettare un cambiamento improvviso senza essere disorientato, può contribuire allo sviluppo e al mantenimento dell’azienda per la quale lavora. 

Adattabilità: tra le soft skills quella che dovrebbe avere un posto di rilievo è proprio l’adaptability. E’ necessaria nel mondo del lavoro e serve a far emergere le problematiche aziendali soprattutto nella ricerca e selezione personale. Il lavoratore che ha questa capacità, sarà premiato nella realtà post Covid-19.  

Creatività e innovazione: non è possibile parlare di skills senza pensare alla creatività.  

Creatività e innovazione vanno di pari passo. Non possiamo sottovalutare la loro importanza. Il lavoratore della realtù post Covid-19, deve essere capace di elaborare una propria strategia creativa, il mettersi in gioco è fondamentale.  

La creatività segue l’innovazione e quest’ultima genera spesso profitto.  

Hard-skills 

Le capacità più richieste nella realtà post Covid-19 resteranno quelle tecniche e organizzative.  

E’ importante, infatti, per un lavoratore rinnovarsi e formarsi sempre in modo da restare al passo con i tempi. 

Le capacità tecniche e soprattutto i profili IT saranno quelli ad essere più considerati e premiati nell’ambito della ricerca lavoro. Il digitale ha ottenuto un primo posto e lo possiamo osservare dalle pagine dei siti come LinkedIn dove i lavoratori di settore sono molto richiesti. 

Il mercato della nuova tecnologia mostra risultati di forte crescita nonostante il Covid-19. 

Le capacità tecniche anche nella realtà post Covid-19, saranno le più premiate e saranno il must del 2021. L’Italia ha bisogno di digitalizzazione, i protagonisti new entry del lavoro, dovranno garantire queste skills non solo per la questione legata allo smart working, ma per facilitare l’innovazione tecnologica nelle aziende. 

Life skills 

Sicuramente una delle competenze e caratteristiche più ricercate, soprattutto in sede di un colloquio o di più colloqui, è l’intelligenza emotiva 

Il candidato ideale della realtà post Covid-19, è colui che sa entrare in empatia con l’Altro, che vive l’ambiente lavorativo positivamente, che sa stare in team facendo lavoro di squadra.  

Infatti, l’intelligenza emotiva apporta un grande aiuto di supporto ai colleghi e all’eco-sistema lavorativo.  

Responsabilità e umanità: il successo dell’implementazione del piano sanitario da parte delle aziende, dipende inevitabilmente dalla responsabilità e dalla umanità dei propri dipendenti all’interno dell’azienda. Ciò attraverso il rispetto delle norme vigenti. 

Tra le capacità è quella che vogliamo sottolineare di più perché sarà fulcro dei prossimi anni. 

Ma fino ad ora abbiamo parlato di skills, proviamo adesso a parlare di nuove professioni e di quanto specializzarsi e avere un Master possa essere utile. 

Le nuove posizioni aperte per il lavoro nella realtà post Covid-19 

Nel mondo del lavoro attuale e soprattutto quello nella realtà post Covid-19, si cercherà di premiare, come abbiamo visto, alcune skills in particolare. 

Alcune professioni probabilmente subiranno un netto calo di interesse e altre invece acquisteranno potenziali lavoratori. 

La riqualificazione professionale in ogni caso è necessaria per far ripartire l’economia dopo questa brusca frenata. 

Vediamo alcuni esempi di professioni che si andranno ad integrare e consolidare nel mondo del lavoro dopo il Covid-19: 

  • Big Data Consultant: chiamato anche Data Scientist, si occupa di strutturare le informazioni edi dati aziendali. Ciòal fine di categorizzarli per evitare il rischio di guasti al sistema e per ottimizzare la sicurezza dei dati memorizzati. E’ una professione che avrà un grandissimo incremento nella realtà post Covid-19. 
  • Responsabile della protezione dei dati (DPO):mission del DPO èmonitoraggio e consulenza nel rispetto della legislazione sulla protezione dei dati. 
  • Ingegnere dicloudcomputing: la tendenza è confermata. Il Coronavirus ha un impatto positivo sul cloud e di conseguenza sulle sue attività, consente di implementare rapidamente nuovi sistemi di prenotazione e di ordinazione remota e di sviluppare servizi contactless. Può anche essere utilizzato per proteggere gli spazi di lavoro. Il Cloud and Virtualization Engineer è responsabile della distribuzione, archiviazione e gestione dei dati su server situati in data center esterni all’azienda. È coinvolto nella messa in servizio di piattaforme IT e nell’elaborazione remota. 
  • Green ITSpecialistè responsabile di tutti i progetti che comportano la riduzione o l’eliminazione dell’impronta ambientale del sistema informativo di un’azienda. Questo, monitorando le emissioni di CO2, l’utilizzo della carta per la stampa, ecc. Questa figura è potenzialmente quella più innovativa dello scenario post Covid-19. 
  • Psicologo del lavoro e delle organizzazioni: sebbene sottovalutata questa figura professionale, avrà molto lavoro e potenzialmente sarà una delle posizioni più ricercate. 

Uno sguardo al Futuro 

E’ molto importante – proprio per avere più opportunità possibili sul mondo del lavoro – trovare la propria nicchia. Nello scenario post Covid-19 infatti, saranno senza dubbio premiate le idee innovative e tecnologiche, ma non solo.  

Ci sarà spazio anche per chi ha delle competenze specifiche che può mettere in gioco. 

Per questo ti chiediamo di dare un’occhiata ai nostri Master ed alla nostra cospicua offerta formativa.Ricorda che specializzarsi rappresenta una strategia vincente! Infatti, in un mondo competitivo, sempre più alla ricerca di originalità e competenza, la specializzazione costituisce il primo passo verso la costruzione di un futuro professionale solido e soddisfacente. 

di IPE Business School

Author avatar
ipebs-editor